(foto: Edvigio Altran, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)
Nacque a Gorizia il 16 gennaio 1895, primogenito di quattro figli, da Rodolfo Antonio, fu Cancelliere del tribunale imperiale di Gorizia, e Ludovica Maria Pelizon, era discendente di una famiglia goriziana di antiche tradizioni musicali: infatti suo padre Filippo era stato l’ultimo liutaio della famiglia Pelizon. Con la perdita del padre nel 1905 e della madre nel 1912, il giovane Rodolfo dovette provvedere al mantenimento dei fratelli Ferruccio, Oscarre ed Eleonora, collaborando con l’orchestra del Teatro «G. Verdi», con quella del Duomo, e suonando anche nelle orchestrine cittadine.
Nel contempo ottenne la maturità presso la k.k. Staatsoberrealschule di Gorizia e acquisì gli insegnamenti violinistici di base dai maestri Erminio Bovi e Alfredo Lucarini presso la Civica Scuola di Musica di Gorizia. Successivamente, dal semestre invernale 1916 - 1917 al semestre estivo del 1918, seguì all’Università di Vienna i corsi della Facoltà di filosofia e scienze musicali di Guido Adler, uno dei fondatori della musicologia austriaca di tipo storicistico, e di Egon Wellesz.
Frequentò l’università grazie al sostegno finanziario dei Görzer Landesfonds (Fondi statali goriziani). Rientrato a Gorizia dopo il primo conflitto mondiale, nel 1920, non ottenne il riconoscimento legale del diploma di violino e dovette sostenere nuovamente l’esame al Conservatorio di Milano. Nel 1921 fece ritorno a Vienna per frequentare i corsi di perfezionamento di violino e composizione tenuti all’«Academie für Musik und darstellende Kunst» da Joseph Marx, ed Eusebius Mandyczewsky, amico di Johannes Brahms, e di direzione d’orchestra di Franz Schalk, allievo di Anton Bruckner.
Al rientro intraprese quindi la carriera violinistica come solista e in formazioni cameristiche. Nel 1924 fondò la società degli «Amici della musica», attiva fino al 1930, del cui complesso orchestrale fu direttore e nel cui ambito furono organizzati ben diciassette con- certi da lui diretti.
Nel 1927 vinse anche il concorso come Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Abbazia e diresse ventotto con- certi. Lo stesso anno sposò Mara Forcessin, insegnante elementare, dalla cui unione nacque la figlia Elena (1930 - 2017), che prese le impronte del padre divenendo una celebre insegnate e pianista goriziana. Fondò anche l’Orchestra sinfonica di Gorizia che diresse per vari decenni.
Dal 1930 al 1961 fu direttore dell’Istituto Comunale di Musica, sorto in seguito alla riforma della precedente Scuola di Musica. Fu presidente, per tredici anni consecutivi dal 1961 al 1974, del Concorso Internazionale di canto corale «Seghizzi» di Gorizia, nonché fiduciario del Sindacato nazionale musicisti e dell’Accade- mia di musica contemporanea. Si dedicò con particolare passione all’insegnamento e alla didattica, ricercando e attuando moderne ed efficaci soluzioni per i problemi tecnici e interpretativi del violino.
Fu musicista di grande qualità, compositore geniale e creativo, e grazie alla sua formazione artistica, derivata dalle scuole italiana e viennese, e la sua esperienza nelle varie orchestre e complessi che diresse, poté scrivere opere fondamentali e mirabili per la didattica del violino. Si spense a Gorizia l’8 giugno 1974. Fu una figura luminosa, insegnante scrupoloso e di grande competenza, uomo di grande spessore intellettuale che segnò la vita musicale e culturale di Gorizia per i decenni successivi. Proprio per questi suoi indiscussi meriti gli venne intitolato il celebre concorso internazionale di violi- no «Rodolfo Lipizer» che da quattro decenni porta sui palcoscenici giovani e giovanissimi violinisti virtuosi da tutto il mondo.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco
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